2.1 Equazioni

Sito: E-Learning PP&S
Corso: Naretti Flavio - Istituti Secondari di Primo Grado - 3E
Libro: 2.1 Equazioni
Stampato da: Utente ospite
Data: lunedì, 6 maggio 2024, 16:19

Descrizione


1.1 Identità

Consideriamo l'espressione: 

"Un numero più se stesso è uguale al doppio del numero stesso."

Tradotta in linguaggio matematico, sostituendo l'incognita \(x \) alla parola numero, l'espressione diventa: 

\( x+x=2 \cdot x \)

Possiamo verificarne la validità sostituendo l'incognita \(x \) con un qualunque valore numerico: 

  • \( x=1,\quad 1 + 1 = 2 = 2 \cdot 1 \) 
  • \( x=3,\quad 3 + 3 = 6 = 2 \cdot 3 \) 
  • \( x=\frac{3}{5},\quad \frac{3}{5} + \frac{3}{5} = \frac{6}{5} = 2 \cdot \frac{3}{5} \) 

Un'uguaglianza tra due espressioni, delle quali almeno una letterale, verificata per qualunque valore assegnato alle incognite che vi figurano, si chiama identità.

1.2 Equazioni

Consideriamo ora la seguente espressione: 

"Il quadruplo di un numero è uguale a se stesso più 9."

Questa frase, tradotta in linguaggio matematico, sostituendo alla parola numero l'incognita \(x \), diventa: 

\( 4 \cdot x = x + 9 \)

Anche in questo caso possiamo provare a sostituire all'incognita \( x \) diversi valori, ma non per tutti l'uguaglianza è verificata:

  • \( x = 2, \quad 4 \cdot 2 = 2 + 9, \quad 8 \neq 11 \)
  • \( x = 3, \quad 4 \cdot 3 = 3 + 9, \quad 12 = 12 \)
  • \( x = 5, \quad 4 \cdot 5 = 5 + 9, \quad 20 \neq 14 \)

Provando anche con altri valori risulta che l'unico che soddisfa l'ugualianza è 3. Un'uguaglianza di questo tipo di chiama equazione.

Un'uguaglianza tra due espressioni, di cui almeno una letterale, verificata solo per alcuni valori attribuiti alle incognite che compaiono, si dice equazione

1.3 I termini di un'equazione

Data un'equazione possiamo distinguere diversi termini che la compongono. 

Le due espressioni matematiche che vengono uguagliate si dicono rispettivamente primo membro e secondo membro.

\( \begin{matrix} 2 \cdot x + 5 & = & 3 \cdot x - 1 \\ \downarrow & & \downarrow\\ \text{primo membro} & & \text{secondo membro} \end{matrix} \)


Le lettere che compaiono nell'espressione sono le incognite dell'equazione. Nell'equazione precedente, l'incognita è la lettera \( x \)

I termini che non contengono le incognite si dicono termini noti

\( \begin{matrix} 2 \cdot x\; \underline{+ 5} & = & 3 \cdot x \; \underline{- 1} \\ \quad \quad \downarrow & & \quad \quad \downarrow\\ \text{termine noto} & & \text{termine noto} \end{matrix} \)


Si dicono radici o soluzioni di un'equazione i valori delle incognite che la rendono vera. Risolvere un'equazione significa trovare le sue soluzioni, ossia quei numeri che sostituiti alle incognite la trasformano in identità. 

Nell'esempio precedente, 6 è una soluzione dell'equazione, infatti se sostituiamo a \( x \) il numero 6 otteniamo: 

\( 2 \cdot6+5=3 \cdot6-1 \)

cioè 

\( 17 = 17 \)

che è un'identità.