Pseudo codifica
Ha le stesse finalità del diagramma a blocchi senza gli stessi simboli
Non esiste uno pseudolinguaggio standard e convenzionalmente usato:gli autori di libri o corsi di programmazione definiscono spesso un proprio pseudolinguaggio, utilizzato nelle loro pubblicazioni; inoltre ciascun programmatore può essere portato ad utilizzare una propria variante.
Ogni pseudolinguaggio ha un proprio lessico, una propria sintassi e una propria semantica, ma la progettazione di questo tipo di formalismo è volta alla comprensibilità e alla leggibilità del codice; la sintassi sarà quindi meno rigorosa rispetto ad un vero linguaggio e le parole chiave saranno evocative, in modo da rendere più intuitiva la sua interpretazione.
- Viene adottato un linguaggio a metà tra il linguaggio naturale e quello di programmazione
- Utilizza gli stessi operatori ed espressioni visti per lo schema a blocchi
- Le strutture di controllo sono identificate da opportune parole chiave
Non esiste uno pseudolinguaggio standard e convenzionalmente usato:gli autori di libri o corsi di programmazione definiscono spesso un proprio pseudolinguaggio, utilizzato nelle loro pubblicazioni; inoltre ciascun programmatore può essere portato ad utilizzare una propria variante.
Ogni pseudolinguaggio ha un proprio lessico, una propria sintassi e una propria semantica, ma la progettazione di questo tipo di formalismo è volta alla comprensibilità e alla leggibilità del codice; la sintassi sarà quindi meno rigorosa rispetto ad un vero linguaggio e le parole chiave saranno evocative, in modo da rendere più intuitiva la sua interpretazione.