Componenti HARDWARE E SOFTWARE


Componenti HARDWARE E SOFTWARE

Sfoglia il glossario usando questo indice

Caratteri speciali | A | B | C | D | E | F | G | H | I | J | K | L | M | N | O | P | Q | R | S | T | U | V | W | X | Y | Z | TUTTI

L

La Motherboard

Hardware: la motherboard(scheda madre)

La scheda madre o scheda di sistema, anche conosciuta con i termini inglesi motherboard ("scheda madre") o mainboard ("scheda principale"), abbreviataMB, M/B, mobo, è una parte fondamentale di un moderno personal computer: sotto forma di scheda elettronica principale raccoglie in sé tutta la circuiteria elettronica e i collegamenti di interfaccia tra i vari componenti interni principali del PC (CPU,memoria e le altre schede elettroniche montate o alloggiate sopra) comprendendo quindi anche i bus di espansione e le interfacce verso le periferiche esterne.

È responsabile dunque della trasmissione e temporizzazione corretta di molte centinaia di segali diversi, tutti ad alta frequenza e sensibili ai disturbi, tra processore e periferiche interne e viceversa. La sua buona realizzazione è quindi un fattore chiave per le prestazioni e l' affidabilità dell'interno del computer.

È composta da un circuito stampato estremamente complesso, ricavato da un sandwich di strati di vetronite e rame: generalmente una scheda madre può avere da quattro a sei strati di rame. In questi sono ricavate le piste che collegano i componenti, che devono essere calcolate con molta cura: alle frequenze normalmente adoperate dalle CPU e dalle memorie RAM in uso oggi, infatti, la trasmissione dei segnali elettrici non si può più considerare istantanea ma deve tenere conto dell'impedenza propria della pista di rame e delle impedenze di ingresso e di uscita dei componenti connessi, che influenzano il tempo di volo dei segnali da un punto all'altro del circuito.

Su questo circuito stampato vengono saldati una serie di circuiti integrati, di zoccoli e di connettori; gli integrati più importanti sono il chipset che svolge la gran parte del lavoro di interfaccia fra i componenti principali e i bus di espansione, la ROM (o PROM, EEPROM o simile), il Socket per il processore e i connettori necessari per il montaggio degli altri componenti del PC e della espansione. La struttura attuale delle schede di sistema dei computer è il frutto di un'evoluzione tecnologica che ha portato a definire una architettura di sistema valida, in linea di massima, per tutti i sistemi di classe personal computer o di potenza paragonabile.

 


la scheda grafica

Un componente principale è la scheda grafica (graphic device), che riceve le informazioni dal sistema centrale e le elabora per essere visualizzate sullo schermo. Si tratta di una parte delicata, poiché converte le informazioni digitali in analogiche. Esistono schede di tipo VGA (Video Graphic Adapter) o SuperVGA, secondo la qualità e il numero di colori generati.

a_2_graphicdevicesmall.jpg
a_2_graphicdevicebig.jpg

Scheda grafica e monitor diventano un'unica periferica: ogni pixel (picture elementelemento di immagine) dello schermo è in realtà generato e gestito dalla scheda video, secondo la risoluzione adottata, e secondo le specifiche del monitor. Su uno schermo da 17 pollici una risoluzione di 800 per 600 pixel risulta in un ingrandimento di una risoluzione uguale su uno schermo da 15 pollici; è opportuno migliorare e sfruttare il monitor con una risoluzione almeno pari a 1027 per 768 punti.


la stampante

La stampante multifunzione (ellissi comunemente utilizzata: "multifunzione") o stampante all-in-one[1] (ellissi comunemente utilizzata: "all-in-one")[2] è una tipologia di periferica che si contraddistingue per integrare in un unico blocco hardware due diverse periferiche: una stampante e uno scanner. La stampante multifunzione è quindi sempre in grado di eseguire altre due operazioni oltre alla stampa:[3] la scansione di superfici piane e la produzione di fotocopie. Inoltre possono eventualmente essere integrate nella stampante multifunzione anche altre periferiche come ad esempio il modem o la scheda di rete. In tale caso la stampante multifunzione è in grado di eseguire anche altre operazioni come ad esempio l'invio di facsimili.

Non è sbagliato considerare la stampante multifunzione una tipologia di stampante. Normalmente però, come prodotto merceologico, la stampante multifunzione è considerata un prodotto distinto dalla stampante proprio perché è in grado di svolgere altre operazioni oltre alla stampa



La tastiera

Il dispositivo di input più vicino all'operatore-utente di un computer, la tastiera, è formato da un gruppo di tasti. Ogni tasto è associato ad una lettera, ad un numero, ad un segno grafico oppure ad una funzione; questi sono soltanto dei codici standard che il computer riconosce, anche se l'utente li riconosce solo come caratteri. 

La codifica ASCII (American Standard Code for Information Interchange) definisce 128 caratteri, mentre la codificaExtended riconosce 255 caratteri, la codifica Unicode definisce 65536 caratteri. La tastiera non riproduce tutti i codici, ma solo una parte: ci sono solo 103 tasti nel formato QWERTY (dalle lettere della prima riga alfabetica), alcuni con funzioni particolari e non codificati per la visualizzazione. Si notano quattro zone di lavoro: alfanumerica, simile ad una macchina da scrivere (in colore giallo); la zona di controllo del cursore, per lo spostamento del cursore e dei caratteri sullo schermo (in colore arancione); la zona numerica (o tastierino numerico) per inserire i numeri e i simboli matematici (in colore celeste); la zona dei tasti-funzione, per usi speciali (zona verde, blu, viola). Alcuni led luminosi indicano l'attività del tastierino numerico, del maiuscolo o l'inserimento del blocco schermo.

a_2_colorkeyboard.jpga_2_mskeyboard.jpg

le porte USB

In elettronica l'Universal Serial Bus (USB), è uno standard di comunicazione seriale

che consente di collegare diverse periferiche a un computer.

È stato progettato per consentire a più periferiche di essere connesse usando una sola interfaccia

 standardizzata e un solo tipo di connettore e per migliorare la funzionalità plug and play

 consentendo di collegare o scollegare Il sistema USB è asimmetrico: consiste in un singolo gestore

 e molte periferiche collegate ad albero, attraverso dei dispositivi chiamati hub (concentratori).

 Supporta fino a un massimo di 127 periferiche per gestore, ma nel computo vanno inclusi anche gli hub e il gestore stesso,

 quindi, in realtà, il numero totale di dispositivi collegabili è sensibilmente inferiore.

La lunghezza massima che può avere un cavo USB senza che il segnale diventi troppo debole è pari a 5 m; oltre questo limite,

 è necessario ricorrere a uno o più hub attivi che amplifichino il segnale.

Le specifiche prevedono il collegamento consecutivo d'un massimo di 5 hub,

nonostante ciò dispositivi tipo mouse e similari non hanno problemi.

Lo standard prevede che il connettore porti anche un cavo (chiamato VBUS) per alimentare le periferiche a basso consumo.

 Le periferiche che hanno richieste energetiche elevate devono essere alimentate a parte.

I limiti energetici dello standard vanno seguiti scrupolosamente, pena il probabile danneggiamento del gestore,

 dato che lo standard USB non prevede nelle specifiche minime la sconnessione in caso di sovraccarico.

 i dispositivi senza dover riavviare il computer (hot swap).

L'USB può collegare periferiche quali mouse, tastiere, memoria di massa a stato solido

e a disco rigido, scanner per immagini, macchine fotografiche digitali, stampanti,

 casse acustiche, microfoni, navigatori satellitari, televisori (non può trasportare segnali video, per quello c'è HDMI e la DisplayPort),

 dispositivi audio, cellulari, smartphone e altre. Per i componenti multimediali, ormai, lo standard USB è il metodo di collegamento

 più utilizzato, mentre nelle stampanti sopravvivono ancora pochi modelli dotati anche di porta parallela per questioni di compatibilità.

Da alcuni anni, anche i veicoli (in primis le automobili) hanno connessioni USB per l'impianto stereo o per quello di navigazione GPS o, per i modelli di lusso, gli impianti video/TV. In alcune situazioni, tramite chiavetta USB si può aggiornare il firmware di alcuni moduli dell'automobile, ad esempio il bluetooth. In questo modo la compatibilità dei driver tra dispositivi interconnessi è costantemente assicurata.

Tipi di connettori USB :

Attualmente vi sono attualmente 7 tipi di connettori USB ufficiali:

USB 1.1 - 2.0

Le specifiche dell'USB 1.1 - 2.0 prevedono 6 connettori USB ufficiali:

USB di tipo A

Il connettore tipo A è un connettore rettangolari e normalmente viene utilizzato per collegare un dispositivo a una porta USB tipo A di un computer o di un hub. Il connettore può essere chiamato anche downstream, poiché i dati escono dal computer o dal dispositivo.

USB di tipo B

Il connettore tipo B è un connettore quadrato con gli angoli superiori smussati e viene utilizzato per collegare un cavo USB a un dispositivo USB. Il connettore può essere chiamato anche upstream, poiché i dati escono dal dispositivo e fluiscono nel computer o nell'hub USB.

Mini-USB di tipo A e B

Sono dei connettori di dimensione intermedia, progettati per dispositivi di medie dimensioni come navigatori satellitari, dischi esterni, tablet, lettori multimediali, telecamere, ecc. Anche il questo caso il connettore tipo A è utilizzato per l'uscita dei dati e tipo B per l'ingresso, al posto di avere 4 pin, come la versione Full-Size, né ha 5 (come i Micro-USB) per supportare la specifiche OTG, utilizzato anche dalla specifica MHL. Il connettore Mini-USB tipo A è deprecato nel 2007, il tipo B non viene più aggiornato.

Micro-USB di tipo A e B

Sono i più piccoli connettori previsti dallo standard USB. Sono stati progettati per dispositivi di piccole dimensioni come cellulari, smartphone e lettori multimediali portatili.[6] Anche il questo caso il connettore tipo A è utilizzato per l'uscita dei dati e tipo B per l'ingresso, come per i connettori Mini-USB, ha 5 pin per supportare la specifiche OTG, utilizzato anche dalla specifica MHL. Il connettore Micro-USB tipo B riceve il nuovo connettore per supportare l'USB 3.0, il tipo A no.

 

USB 3.0

Le specifiche dell'USB 3.0 prevedono 4 connettori USB ufficiali, 3 retro-compatibili dalle versioni precedenti, uno nuovo[8], a differenza delle versioni precedenti la plastica all'interno del connettore deve essere blu del colore Pantone 300C, sono previsti 5 nuovi piedini. Con l'USB 3.0 vengono deprecati gli standard Mini-USB e Micro-USB di tipo A.

USB di tipo A

Il connettore tipo A, esternamente è identico alla versione precedente, solo che sono stati predisposti 5 nuovi pin per il trasferimento dei segnali tramite lo standard USB 3.0, sia la presa che la spina sono retro-compatibili con la versione precedente (naturalmente la velocità è limitata a quella dell'USB 2.0).

USB di tipo B

Il connettore tipo B, ha un'altezza aggiuntiva per permettere la connessione dei nuovi pin, solo la presa supporta l'inserimento di una spina USB 2.0, non il reciproco.

Micro-USB di tipo B

Il connettore Micro-USB di tipo B prevede un'appendice per la connessione dei nuovi pin, solo la presa supporta l'inserimento di una spina USB 2.0, non il reciproco.

 

USB di tipo c

Il nuovo connettore tipo C, presentato nel 2014, prevede due coppie di 12 pin (12 sopra, 12 sotto) per permettere la reversibilità ma rimanere polarizzato, oltre a questo prevede i pin dell'USB 2.0 e il supporto all'OTG e MHL.

I due nuovi pin aggiunti il VBUS a 12V e 24V devono essere alimentati tramite un alimentatore esterno perché gli altri connettori USB non prevedono questi PIN. Quindi, attualmente non è possibile realizzare alimentatori da incasso come con l'USB 2.0, sempre se non si realizza un'appendice per i nuovi pin, in stile PoweredUSB

In realtà esistono altre versioni di connettori non standard per il collegamento USB di dispositivi con presa "proprietaria" di vario tipo (ad esempio lettori mp3, modem UMTS, telefoni cellulari, macchine fotografiche digitali, videocamere, ecc.).