4.2 Probabilità
2.2 La probabilità matematica
La probabilità matematica di un evento è data dal rapporto tra il numero dei casi favorevoli a quell'evento e il numero dei casi possibili.
Indicando con \( f\) il numero dei casi favorevoli e \(n\) il numero dei casi possibili, sarà:
\(p=\dfrac{f}{n}\)
Ad esempio, lanciando una moneta si hanno due casi possibili (testa o croce) e di conseguenza il numero dei casi favorevoli (cioè che si presenti una a scelta delle due facce) è \( 1 \). In base alla definizione data di probabilità si avrà dunque che la probabilità matematica che si presenti testa è \(\dfrac{1}{2}\), così come la probabilità matematica che si presenti croce.
Cioè lanciando una moneta c'è un \(50 \%\) di probabilità che esca testa e un un \(50 \%\) di probabilità che esca croce.
Proviamo a lanciare una moneta 20 volte e a segnare il numero delle volte (frequenza) che si presenta testa e il numero delle volte che si presenta croce in una tabella come la seguente:
Faccia presentata | Annotazioni | Frequenza | Frequenza relativa (frequenza/n° di lanci) |
---|---|---|---|
testa | | | | | .../20 | |
croce | | | .../20 | |
Totale | 20 |
Noteremo che:
\( \displaystyle frequenza \hspace{0.1 cm} relativa=\frac{frequenza \hspace{0.1 cm} di \hspace{0.1 cm} un \hspace{0.1 cm}evento}{n° \hspace{0.1 cm} di \hspace{0.1 cm} lanci } \simeq \dfrac{1}{2} \)
Infatti il valore della probabilità matematica e il dato sperimentale della frequenza relativa sono valori molto vicini, specialmente se viene effettuato un grande numero di prove (in questo caso lanci di monete), cioè:
\( \displaystyle probabilità \hspace{0.1 cm} matematica \simeq frequenza \hspace{0.1 cm} relativa \)
Questo risultato è noto come legge empirica del caso: quando si realizza un grande numero di prove, la frequenza relativa con cui si verifica un evento è all'incirca uguale alla sua probabilità.